domenica 9 giugno 2019

Ciao, André!

Ho avuto la fortuna di incontrare André Matos due volte. 

La prima al Gods of Metal del 2002, quando lui era lì in qualità di ospite dei Time Machine, e dopo la sua performance si mise in un banchetto ad autografare cd; ricordo distintamente la scena avvenuta con la ragazza in fila davanti a me, che giunta davanti a Matos gli chiese se poteva firmare il cd per una sua amica, che non poteva essere lì perché aveva la febbre. Matos chiese alla ragazza il numero di cellulare dell'amica e la chiamò, così, con assoluta naturalezza.

La seconda è stata l'opportunità incredibile per me ed Enrico Tagliani, quando scrivevo per Hardsounds.it, di intervistarlo, al Buddha di Orzinuovi, nel lontano 2005, in una data fatta insieme ai The Clairvoyants. Matos si è presentato in infradito, e nel corso dell'intervista abbiamo potuto apprezzare la sua allegria, disponibilità, umanità, profondità di spirito e di pensiero. Al di là dei gusti musicali (personalmente ho amato quasi tutti i suoi lavori), una persona davvero pazzesca. Abbiamo fatto un'intervista di più di mezz'ora, un po' in inglese, un po' in italiano, un po' in spagnolo, ridendo, parlando della scena metal, della scena prog italiana, di spiritualità, di Iron Maiden, di AC/DC e di Motorhead. 

Era un musicista fantastico, un cantante eccezionale, e una persona speciale.

Riposa in pace, André, già ci manchi!

P.s. qui metto una delle canzone più belle degli Angra, fatevi un favore ed ascoltatela 🙂

https://www.youtube.com/watch?v=_oi71kh9Qw4